Ci ha confermato che il muro contro muro, non riguarda aspetti economici, ma questioni di PRINCIPIO.
VOLONTARIETA'
(come detta il contratto nazionale)
o OBBLIGATORIETA'
come vorrebbe la Moioli.
.
Abbiamo ricordato all'Assessora che NON è una battaglia che riguarda unicamente il LUGLIO, ma l'intera qualità del servizio (pulizie, turni e sostituzioni durante l'anno, organizzazione interna, formazione e aggiornamento) e che le educatrici e gli educatori che abbiamo incontrato sono veramente esasperati, pur mantenendo una grande passione per il loro lavoro.
Abbiamo chiesto un passo indietro per procrastinare a settembre le battaglie di principio raserenando gli animi e normalizzando il servizio.
Ci ha ricordato che gli asili e le scuole materne funzionano BENE nonostante l'agitazione e che MAI farebbe un passo indietro.
Peccato.
Ne avrebbe solo da guadagnarci."
Famiglie, Genitori lavoratori ... per piacere rendetevi conto che la causa di tanto disagio è una pura questione di principio ... e a quanto pare tutto funziona a meraviglia ...
se così non fosse aiutate chi di dovere a rendersi conto dei propri errori di valutazione ...
carmela.madaffari@comune.milano.it
mariolina.moioli@comune.milano.it
letizia.moratti@comune.milano.it
5 commenti:
Certo che la nostra è anche una questione di principio! Ma per chi ci hanno prese? Siamo stufe di essere calpestate nei nostri diritti più elementari! Io sono sicura che se avessero affrontato nei tempi giusti il discorso luglio, proponendo incentivi ADEGUATI e non DA FAME (sempre corrisposti in passato non prima di dicembre, quando io il servizio te l'ho dato a luglio... neanche le coop pagano così in ritardo) di volontarie ne avrebbero trovate in abbondanza. Ma quest'anno hanno voluto fare un'azione A TRADIMENTO non prendendo in minima considerazione che qualcuno potesse azzardarsi ad andarsene in vacanza a luglio. E allora... ecco piovere gli ordini di servizio a una settimana dall'agognato periodo di riposo! Ma io sfido qualunque dipendente "regolare" a non incazzarsi davanti a una cosa del genere! Premetto inoltre che nel calendario scolastico/calderone ci finiscono regolarmente le nostre malattie - se un lavoratore dipendente qualunque si ammala in periodo di ferie, queste vengono sospese perchè subentra la malattia - non è il nostro caso, noi non recuperiamo niente, neanche la maternità nel periodo di astensione obbligatoria! Noi educatrici dobbiamo anche stare attente a quando fare i figli, perchè se nascono in estate (come nel caso del mio secondogenito) perdiamo TUTTO! "Mi spiace signora, la maternità la recupera nel calendario scolastico..." E adesso cosa vogliono ancora da noi? Meditate gente, sul perchè siamo così arrabbiate... di pazienza ne abbiamo tanta e il nostro lavoro lo facciamo con amore e dedizione, ma il vaso stavolta è colmo! I bambini si meritano tutta la nostra pazienza perchè sono appunto bambini, e se qualcuno a volte ci tira fuori dai gangheri è solo perchè vuole le nostre attenzioni e ci ricompensa poi ampiamente quando riusciamo a trovare la "password" per accedere alla sua sfera affettiva e relazionale (e la troviamo quasi sempre, credeteci). Ma nei confronti di questa amministrazione, vediamo chiaramente dietro queste azioni di forza la volontà di distruggere il poco che ormai resta di quello che era il fiore all'occhiello del comune di Milano, i suoi servizi all'infanzia. Se ripenso ai tempi d'oro, gli anni della conferenza di servizio (1989), mi viene da piangere... che tristezza...
vi posto una lettera aperta inviata a Giuseppe Richiedei et al agli inizi di luglio
Milano 2 luglio 2008
Dottor Richiedei,
e per conoscenza, Sindaco Moratti, assessore Moioli, Carmela Madaffari, il Manifesto, Repubblica, Corsera
alla riunione del 19 ottobre 2007 svoltasi presso la scuola materna di via Brunacci Lei aveva detto che era in via di risoluzione l'annoso problema delle sostituzioni delle lunghe assenze per le educatrici delle scuole materne. Si era rammaricato, e noi con Lei, del grave ritardo con cui venivano assegnati agli educatori precari i posti vacanti lamentando di avere avuto poco tempo per lavorarci sopra.
cito da una Sua email a me indirizzata del 15.11.2007:
"Ci rendiamo perfettamente conto che un Servizio che non è in grado di coprire l'intero arco orario della giornata scolastica crea notevoli problematiche all'interno di una famiglia dove entrambi i genitori lavorano, molto spesso le malattie brevi delle educatrici arrecano difficoltà organizzative nella gestione del tempo scuola, ma per migliorare anche questo aspetto stiamo studiando nuove modalità a copertura di tali situazioni, sempre nell'interesse dei bambini e delle loro famiglie. "
Ad oggi mi pare di poter dire che il problema della sostituzione delle lunghe assenze (non parliamo poi delle malattie brevi a cui Lei fa riferimento) sia al punto di prima e che l'attenzione che l'amministrazione riserva alla scuola dell'infanzia nel suo complesso continui a non rendere giustizia alla delicatezza della fase di istruzione primaria che le e' affidata né al senso di responsabilità con cui le educatrici per prime hanno permesso che questo servizio funzionasse durante l'anno.
Le lunghe assenze non sostituite (di cui si parlava sopra) come le dovute assenze per ferie di educatrici ed educatori precari (licenziati a luglio e riassunti a settembre, come si usa nei più esecrati contratti del privato) costituiscono di fatto un carico di lavoro aggiuntivo e non riconosciuto per le educatrici ed educatori che nella scuola si fanno carico delle classi scoperte, a volte effettuando ore di straordinario non riconosciute o accollandosi classi soparnnumerarie. Inoltre queste sostituzioni improvvisate, dovute a cause del tutto prevedibili, non giovano all'attività didattica né al riconoscimento professionale di chi dei bambini si occupa.
il problema non è solo, come Lei scrive, che la disorganizzazione "crea notevoli problematiche all'interno di una famiglia", il problema è che i bambini non sono dei pacchetti e che basta che ci sia qualcuno che controlli che non si fanno male. I bambini nell'età della scuola materna imparano a convivere, a rapportarsi con gli altri, imparano le basi delle prime regole di civiltà e per questo hanno bisogno di metodo, pazienza e continuità, durante tutto l'anno scolastico. Averne cura, per esempio, significa mettere una importante favorevole ipoteca a lungo termine sugli atti di vandalismo di cui tanto l'amministrazione pubblica sembra volersi occupare (e su cui tanto investe).
Di tutto questo, ricordo molto bene, avevamo già parlato nella sopracitata riunione. Di tutto questo, mi par di capire, non è cambiato nulla. Nulla se non che Lei ha avuto un buon anno per studiare il problema e predisporre le opportune soluzioni.
Confidiamo tutti (in verità poco speranzosi agli occhi della recente vicenda del centri estivi) che dal prossimo settembre vada meglio.
Cordiali saluti
chiediamo all'anonimo che gentilmente ha spedito la lettera e le risposte del nostro caro direttore di poterci sostenere praticamnte in questa lotta:come possiamo avere contatti diretti e magari informazioni del percorso da lei svolto nei contatti con i rappresentanti dell'amministrazione?
solo uniti e magari con un documento che dimostri le richieste fatte e le eventuali risposte possiamo ripartire da settembre tutti con animo più sereno e con richieste sempre più esplicite!!!!
grazie
domanda PIM ha una email?
ciao
t
mail di PIM
francymonza76@libero.it
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