venerdì 28 novembre 2008

A proposito del rincaro quote refezione scolastica...

Nuovo polverone nelle Scuole del Comune di Milano ... il rincaro quote refezione con tutti gli annessi e connessi sta nuovamente "scaldando" gli animi già ampiamente provati dai brillanti precedenti (Luglio, .... esternalizzazioni, mancanza di personale educativo e non ..., ecc....)

Oggi nella mia scuola ... al passaggio del carrello contenente la termica del secondo .... Matteo tre anni: ..."che puzza!" ... (eau de latrina)
Che forse invece di un'aumento di introiti si meriterebbero una perdita di appalto...?
Aggiungo ... il Primo "gnocchi al pomodoro" era immangiabile causa troppo sale!

Meditate gente Meditate!!!

mercoledì 26 novembre 2008

29 Novembre 2008

onda2

LA SCUOLA DA IL CAMBIO ALL'UNIVERSITÀ

Tre cortei

provenienti da tre punti nevralgici della città

"Abbracceranno" Milano

per convergere tutti in P.zza Duomo

a ribadire

IO NON CI STO'!!!

sabato 15 novembre 2008

Arriva il nuovo ministro "Onda" dell'Istruzione

Eccola il MINISTRO ONDA dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: è Anna Adamolo, anagramma di Onda Anomala, personaggio comparso in questi giorni di protesta contro i tagli alla scuola e all'università sui manifesti degli studenti scesi in piazza.

Ha mezzo volto, gli occhiali, i capelli rossi o blu e rappresenta «studentesse e studenti, precarie e precari, maestre e maestri, le insegnanti e gli insegnanti, bambine e bambini, mamme e papà che in questo mese e mezzo hanno portato nelle piazze d'Italia una protesta mai vista contro i truffatori del presente e del futuro».

Oggi è stata eletta Ministro, e con lei nasce il sito
www.ministeroistruzione.net/site/,
un nuovo «Ministero Occupato», dove tutti gli Anna Adamolo d'Italia stanno già cominciando a raccontare le loro storie ... come questa ...

Come anch'io sono Anna Adamolo

Sono Anna Adamolo
ho lavorato 9 anni come Insegnante Precaria
nella Scuola dell'Infanzia
del Comune di Milano
... quattro concorsi superati
per avere il tanto agognato ruolo (comunale)
.... un'Abilitazione Statale in tasca ...
che non mi ha aiutato negli anni bui
dei Licenziamenti post concorsi
e neanche ora che, dopo le ultime assunzioni,
sono 40esima nella graduatoria
ad esaurimento di Pavia ...
il blocco del turn over mi consacrerà
40esima per sempre!!!
... e quando l'Amministrazione
...a Palazzo Marino
si adeguerà ai Dictat Gelmini
(è già pronto anche il piano per la distruzione
della Scuola dell'Infanzia)
.... essendo in ruolo solo dal 2006
... potrei finire a scaldar la sedia
in qualche sperduta ripartizione
di uffici Comunali
.... in nome del
.
MAESTRO UNICO!!!

giovedì 13 novembre 2008

Il Corriere è con noi!

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno.shtml

Oggi sulle pagine milanesi del Corriere della Sera, nella rubrica delle lettere curata da G. Schiavi c'è una bella lettera sul tempo pieno nella Scuola Elementare.
Nella sua risposta, ha pubblicato solo appelli per il tempo pieno e dice che continuerà a raccoglierli!
Continuate ad inviarli: Schiavi invita a sottoscrivere l'appello per salvare l 'attuale offerta formativa, inviando un e-mail alla sua rubrica (gschiavi@rcs.it).

... e ancora, dal forum di ViviMilano


Sono la mamma di una bambina che frequenta la terza elementare alla Carlo Poerio di Milano e, anche se lavoro part-time e sono tra le poche fortunate mamme lavoratrici che avrebbe la possibilità e la preparazione per seguire le proprie figlie a casa al pomeriggio, spero ancora di non dover rinunciare a questa grande ricchezza per i nostri figli. Finora ho incontrato insegnanti ed educatrici molto preparate, che affrontano il loro lavoro con impegno, dedizione e passione. Io sono cresciuta con il maestro unico, ma vorrei chiedere al Ministro Gelmini e a chi ha votato questo decreto, se hanno mai solo guardato i programmi scolastici, se hanno mai sfogliato i libri di testo della scuola primaria, se qualcuno di loro per curiosità (anche se bisognerebbe dire per scrupolo di coscienza) ha mai sfogliato i quaderni di questi bambini. Non credo nessuno l'abbia fatto, perché altrimenti si renderebbero conto che un insegnante, da solo, in 24 ore settimanali, non potrà mai più dare ai nostri figli quello che il tempo pieno sta dando a loro. Senza considerare che non tutti hanno la possibilità di essere seguiti a casa dalle famiglie e per questi bambini la scuola è l'unico strumento di crescita su cui costruire il loro futuro. Il Ministro Gelmini e questo Governo non stanno risparmiando solo sulla formazione e sulla cultura dei nostri figli, stanno risparmiando sul futuro di questa nazione.

sabato 8 novembre 2008

Cosa si pensa di "noi"? Dallla Germania: "Avanti verso il passato!!!"

AVANTI VERSO IL PASSATO
Pubblicato Mercoledì 29 Ottobre 2008 in Germania
Commento di Michael Braun
(http://italiadallestero.info/archives/1708
)

La politica dell’istruzione in Italia sconnette il paese dagli sviluppi internazionali

Spietata la diagnosi fatta dal Ministro per l’Istruzione e la Ricerca, Mariastella Gelmini, subito dopo la sua entrata in carica cinque mesi fa.
Il sistema d’istruzione italiano sarebbe caratterizzato da „inefficienza“ e „sperpero“, così la giovane donna di successo del partito di Berlusconi, Forza Italia. E chi avrebbe potuto controbattere qualcosa?

L’Italia si è guadagnata un posto fisso tra i paesi con i peggiori risultati negli Studi di PISA [Programme for International Student Assessment, eseguito dalla OECD, N.d.T.]. Anche le università italiane rischiano di non poter concorrere a livello internazionale; contando con l’1-2% di studenti stranieri, non attraggono quasi più studenti stranieri. Invece in Germania, Francia e Inghilterra sono circa il 10% gli studenti stranieri.

Tanto più
sorprendente è la terapia prescritta dalla Gelmini e Berlusconi al sistema dell’istruzione. „Avanti verso il passato“ potrebbe essere lo slogan del decreto per la scuola elementare. Come ai bei vecchi tempi i piccoli dovrebbero portare il grembiule e alzarsi quando il maestro entra in classe.

Verrebbe reintrodotto il voto in condotta. E nelle materie gli attuali commenti differenziati dovrebbero venire sostituiti dai cari vecchi voti. Soprattutto però gli allievi delle elementari dovrebbero tornare ad avere un maestro unico. Questo ha il piacevole effetto collaterale, che il Ministerio dell’Istruzione potrebbe cosi risparmiare 8 miliardi di euro nel giro di tre anni, perchè si eliminerebbero circa 90 000 posti di maestro. Il secondo effetto collaterale, spiacevole per bambini e genitori è che in ogni modo scomparirebbe anche la scuola a tempo pieno in atto finora. Nel migliore dei casi al suo posto nel pomeriggio avrebbe luogo solo lo svolgimento assistito dei compiti.

La scuola elementare di domani è una scuola dell’altroieri – e ambedue gli elementi della „riforma“ si fondono splendidamente. La destra italiana non si adopera neanche, cercando di mettere becco sui piani di studio, non lotta nemmeno con sfide come „l’ economia del sapere“ o la „società del sapere“.
Le basta prescrivere „meno scuola“ con più buona vecchia disciplina. Con questo fanno il paio i tagli brutali imposti alle università: nei prossimi anni non l’80% dei contratti dei docenti verrebbero rinnovati.

In altre parole: l’Italia di Berlusconi semplicemente non vuole più concorrere a livello internazionale nell’istruzione e nella ricerca.
Già adesso il paese ha un ruolo marginale nei settori ad alto valore aggiunto come il settore informatico, biotecnologico o farmaceutico, guadagnandosi la sua parte sui mercati mondiali soprattutto con l’abbigliamento, i mobili e i prodotti alimentari. E già da molti anni l’Italia presenta valori pessimi di crescita di produttività nel confronto internazionale e si contenta con spese per la ricerca e lo sviluppo che ammontano appena all’uno per cento del PIL (la Germania ha il 2,7%).

La riforma “restauratrice” della scuola di Berlusconi va ben oltre il mondo dell’istruzione e mostra quale ecomonia, quale società la destra Italiana riserva ad un’Italia che si prepara al declino. Conseguentemente la destra tratta l’educazione sempre più come un lusso inutile, pur avendo l’estate scorsa miliardi in eccesso, tanto da finanziare l’eliminazione dell’ ICI, promessa da Berlusconi durante la campagna elettorale. Questo non senza tagli radicali nell’istruzione.

Quando le riforme hanno causato – non soprendentemente – forte resistenza nelle scuole e nelle università, Berlusconi ha visto un’ulteriore opportunità: la possibilità di rendere il pacchetto di riforme esemplare anche per i cambi ai quali intende sottoporre anche il sistema politico. Sia il confronto con l’opposizione parlamentare che il dialogo con le parti della società colpite dai decreti per Berlusconi altro non sono che freni al governare autoritario.

Già la forma con la quale sono stati presentati i tagli – non come leggi, bensì come decreto governativo da sottoporre al parlamento solo a posteriori – parlava chiaro. Ancora più chiaro è diventato il messaggio quando il decreto per la scuola elementare è giunto infine al parlamento inizio ottobre. Nonostante la coalizione di Berlusconi disponga di una netta maggioranza parlamentare di 100 voti, il capo del governo ha chiesto la fiducia – spegnendo così sul nascere la discussione parlamentare sul suo piano dei tagli

Berlusconi non è però riuscito a soffocare l’ondata di protesta nel paese. Di questa si è occupato adottando lo stesso sistema usato per risolvere sia il dramma della spazzatura a Napoli che la crisi dell’Alitalia. Chiunque si opponesse alle soluzioni volute dal governo, veniva denunciato mediaticamente nelle emittenti televisive quasi completamente controllate dal governo. I primi colpiti sono stati gli abitanti, ai quali sono state rifilate nuove discariche d’emergenza, poi gli impiegati dell’Alitalia ed i sindacati non subito disposti a cedere.
Tutti loro sono stati dati in pasto al disprezzo pubblico in quanto „estremisti“, „solo preoccupati dei propri privilegi“. Quindi tutti traditori della patria, questo quello che si voleva suggerire.

Ora il governo prova proprio questo stesso gioco con la scuola e l’università. Secondo il governo, molti dei docenti sarebbero in gran parte „piuttosto pelandroni“. Con grande disappunto della destra italiana nelle ultime settimane si è però venuto a formare un movimento di protesta nel quale maestri, professori, allievi, genitori e studenti si sono uniti in un fronte contro il governo.

A quel punto Berlusconi ha dichiarato la settimana scorsa che avrebbe mandato la polizia nelle scuole e nelle università per mettere fine alle occupazioni. Il ministro Gelmini ha rincarato: la protesta contro la sua riforma sarebbe semplicemente „terroristica“. Tanto più pacifiche sono le centinaia di manifestazioni di protesta che si sono svolte pacificamete – solo a Milano si è giunti ad uno scontro tra studenti e polizia, mentre a Cosenza è stata rotta una finestra di una scuola – tanto meno gli uomini dello schieramento di Berlusconi si lasciano scoraggiare dall’evocare addirittura „infiltrazioni delle brigate rosse“ nel movimento di protesta. Seppure ancora vengano lasciati da parte i manganelli, Berlusconi da già da intendere che tipo di rapporti prefereirebbe avere con i contestatori. Per l’opposizione parlamentare invece il capo del governo ha già messo in gioco i suoi metodi: al capo dell’opposizione Walter Veltroni ha consigliato di ammettere finalmente la sua sconfitta elettorale e di „andare in vacanza per cinque anni“.
A Berlusconilandia un’ opposizione che non „approva costruttivamente le proposte ragionevoli del governo“ è insomma fuori luogo tanto quanto ogni protesta sociale.

[Michael Braun è laureato in scienze politiche e si è occupato soprattutto dei sistemi dei partiti dell’Europa occidentale. Nel 1991 ha completato un dottorato di ricerca sul movimento sindacalista italiano. Dal 2000 è corrispondente italiano della taz.]

sabato 1 novembre 2008

... 30 OTTOBRE .... SIAMO STATI GRANDI!!!

AUTO BLINDATA E SCORTA alla GELMINI dopo gli insulti e le scritte

Da "Il Messaggero"

"ROMA (31 ottobre) - IL VIMINALE METTE SOTTO SCORTA LA GELMINI. Nel giro di tre giorni le misure di sicurezza del Ministro della Pubblica istruzione sono state doppiamente rafforzate. Adesso a proteggerla ci sono due carabinieri e anche un’auto blindata.

LE MANIFESTAZIONI DEL MONDO DELLA SCUOLA CONTRO MARIASTELLA GELMINI PREOCCUPANO. Se non lei, che mantiene un imperturbabile sguardo serafico, il Viminale e soprattutto i responsabili del Ufficio Centrale Scorte (Ucis) che dopo le ingiurie scritte sui muri e gli slogan urlati in piazza hanno deciso di POTENZIARE LE MISURE DI TUTELA DEL MINISTRO.

In Italia i servizi di sicurezza sono di quattro livelli diversi: quello eccezionale, la scorta (un'auto con due o tre uomini che segue quella della personalità), la tutela (un uomo armato a bordo della stessa auto della personalità) e solo l'autista (sempre un uomo delle forze dell'ordine).
Fino a due settimane fa la Gelmini non aveva alcuna misura di sicurezza
ma soltanto una auto blu del Governo condotta da un normale autista. Ma poi la situazione è cambiata. Basta leggere le scritte sui muri delle città opppure navigare su internet per imbattersi in numerosi e sempre più esagitati nemici del responsabile del dicastero dell’Istruzione. Sul socialnetwork Facebook, per esempio, sono stati creati due gruppi dal nome “A morte la Gelmini” e un terzo “Io odio la Gelmini” con tanto di fotografia del ministro con un bersaglio sul volto.

Mercoledì 22, quindi, l’Ucis ha deciso di assegnare al Ministro della Pubblica Istruzione un livello di tutela 4:
ovvero alla guida della macchina non un normale autista ma un uomo delle forze dell’ordine. Inoltre le è stato assegnata anche la “tutela” cioè un secondo carabiniere a bordo della macchina.

Ma gli ultimi rapporti dell’Intelligence non devo essere stati troppo rassicuranti. Così, dopo neanche due giorni, l’Ucis ha deciso di rafforzare ulteriormente le misure: da sabato 25 la Gelmini viaggia a bordo di una macchina blindata: una misura davvero eccezionale, in questi ultimi anni, per un ministro della Pubblica Istruzione."


Che sia già iniziato il reinvestimento dei soldi che arriveranno dai tagli previsti?
Ma non eravamo una Minoranza Trascurabile........???

... forse la situazione è scappata di mano ...?

Tranquilli ... il Popolo della Scuola non è violento!!! ... è solo pieno di Colori, di Determinazione e di ... Sogni ...